ASSOCIAZIONE PARKINSON MARCHE OdV

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I SOGNI DI PARK

Presentazione nel Sportello Parkinson di Macerata del libro I SOGNI DI PARK del autore Mauro Moglianio.

Nella cornice della Sala Castiglioni della Biblioteca comunale Mozzi Borgetti di Macerata, si è svolto sabato un intenso e partecipato incontro organizzato dall’Associazione Parkinson Marche – Sportello di Macerata, dedicato alla sensibilizzazione e alla condivisione di esperienze legate al Parkinson.

A introdurre l’evento è stata la vicesindaca e assessore ai Servizi sociali, Francesca D’Alessandro, che ha sottolineato l’importanza della rete di sostegno e della collaborazione tra istituzioni e realtà associative. La giornalista Alessandra Pierini ha poi intervistato Mauro Mogliani, autore del libro-fumetto “I sogni di Park” (Bertoni Editore), dando vita a un dialogo toccante sul tema della malattia, della creatività e della rinascita personale.

Erano presenti la responsabile del Centro di ascolto di Macerata, Ariana Fusari, alcuni associati e cittadini che hanno voluto partecipare a un momento di confronto autentico e ricco di emozioni.

Nel suo intervento, Mogliani – libero professionista di Tolentino, già deejay rock e musicista negli anni Ottanta e Novanta – ha raccontato con ironia e coraggio il suo percorso di vita dopo la diagnosi di Parkinson. Attraverso il linguaggio immediato del fumetto, l’autore ha dato forma a “Park”, il bambino irrequieto che rappresenta la malattia, con cui ha imparato a convivere cercando un difficile ma possibile equilibrio. Protagonisti del libro, sono i sogni, i veri sogni che l’autore fa e in cui ritrova Park. Sogni che si prestano a una libera interpretazione ma che hanno comunque un grande significato.

Il libro, insieme alle magliette raffiguranti il volto di “Park”, è stato realizzato con uno scopo solidale: l’intero ricavato sarà devoluto all’Associazione Parkinson di Macerata, a sostegno delle numerose iniziative promosse per migliorare la qualità della vita delle persone con Parkinson e per coinvolgere la cittadinanza in attività aperte a tutti.

Tra queste: ginnastica dolce, Tai Chi, yoga, piscina, dance therapy e molti altri percorsi volti a rompere l’isolamento e a costruire una comunità più consapevole e partecipe.

“Il messaggio che vogliamo trasmettere – ha affermato Ariana Fusari – è che la malattia non deve essere vissuta in solitudine. Attraverso la condivisione e l’attività, anche creativa, si può ritrovare forza, equilibrio e speranza.”

L’incontro si è concluso con un caloroso applauso al coraggio e alla creatività di Mauro Mogliani, simbolo di come la fragilità possa trasformarsi in energia positiva e testimonianza di resilienza.

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